
The clouds,
the only birds that never sleep.
Victor Hugo
The clouds,
the only birds that never sleep.
Victor Hugo
Amo gironzolare a caccia di nuvole. Naso all’insù, rischiando di inciampare, cosa che è già accaduta svariate volte, scandaglio il cielo in qualunque condizione cercando ispirazione, attrazione. A volte è lei che chiama, altre la scovo dopo un lungo rimpiattino…
Nù-vo-la, dal latino nūbĭla, maschile di nubilus, nuvoloso. Come avevo gia accennato, in meteorologia una nuvola è una idrometeora, come lo è la nebbia, e lo studio delle nuvole si chiama nefologìa. Hanno ispirato poeti, fatto sognare innamorati, scatenato mille fantasie degne delle più grandi fiabe… è bello un cielo limpido e terso, ma quando appare una nuvola è come il ritorno di un vecchio amico che può portare doni di qualunque genere. È semplicemente un ammasso di goccioline di vapore acqueo, ma la Bellezza della Scienza è anche questo. Conoscere un fenomeno, non significa amarlo meno né esserne meno affascinati anzi, l’esatto opposto!
Ho pensato così ad una rubrichetta su questa mia caccia alle nubi armata di intenti fotografici ed ho pensato di chiamarla nubolando…
A volte potrà essere accompagnata da una poesia o da un brano o da un pensiero o dal nulla. Così, giusto per avere ricordi nuvoleschi…
Queste nubi risalgono a qualche mese fa. Mi è parso l’inizio di una danza, perfetto per dare il via alla rubrichetta.
Il cielo ieri sera, durante la mia quotidiana passeggiata, si è nuovamente mostrato meraviglioso… fiabesco.
To see the Summer Sky Is Poetry,
though never in a Book it lie
True Poems flee.
Vedere il Cielo d’Estate È Poesia,
anche se mai in un Libro costretta
Le vere Poesie fuggono.
Emily Dickinson
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