Un giorno di pioggia…

Scrivendo il titolo mi è balzata in testa la sigla di Kiss Me Licia, ora vi risuonerà per tutto il giorno…
Sono stati i forti tuoni ed il vento freddo che penetrava dalle imposte a svegliarmi e non c’è nulla di bucolico né romantico, dato che mi ero finalmente addormentata dopo una lunga notte insonne. Un cervello sempre su di giri non è un buon compagno di vita, soprattutto per chi soffre d’ansia ed ha svariati DOC. Ma questo passa il convento, come dice un vecchio detto…

pic by me


Dopo il rituale caffè e rivista, le varie incombenze accompagnate da scrosci equatoriali con temperatura che oscilla tra i 14º ed i 15º C. Il finale roboante composto da una intensa grandinata non poteva ovviamente mancare. E mentre stringo sulle spalle l’ampio foulard, penso alla cittadina canadese di Lytton che con 49º C ha ottenuto, tristemente, il record per le temperature più elevate del paese registrate fino ad ora. Lo stato della British Columbia, dove Lytton è ubicata, è stato investito negli ultimi giorni di giugno da calura anomala che ha causato oltre 480 decessi e vari incendi. E proprio quello di Lytton è stato orrendamente devastante, riducendo in macerie gran parte dell’abitato. Centinaia di abitanti sono stati fatti evacuare, mentre la cittadina veniva divorata dalle fiamme. In rete si trovano moltissime testimonianze fotografiche e video ed altrettanti articoli.

Lytton, immagine presa da Google

Il pianeta si salva da solo, noi siamo soltanto una delle varie forme di vita funzionali alla Vita stessa, il cui unico intento è proseguire a vivere. Con le capacità di cui siamo in possesso, siamo in grado di creare Bellezza tanto quanto Bruttezza e avremmo dovuto già capire molte cose ma ahimè, siamo una specie giovane, ancora poppanti e dubito fortemente che avremo il tempo di crescere veramente e diventare adulti. Non abbiamo ancora capito che uno dei primissimi problemi da risolvere è il sovrappopolamento ed il controllo delle nascite, però abbiamo sfornato pseudo-soluzioni pseudo-salutari, un po’ come cucinare un dolce mettendo Stevia a pioggia e poi olio di cocco, Rice Krispies e Kinder Cereali, spacciandolo per un dessert salutare, adatto persino ai diabetici. Ci sarebbe da ridere se non fosse amaramente indice del nulla cosmico che molta gente ha in testa.

Questo è stato uno dei mille protagonisti del sovraffollamento nel mio cervello, che mi ha impedito di riposare. Già ieri le temperature erano un po’ calate, era anche piovuto in mattinata ma stanotte… vento freddo, pioggia torrenziale, in mattinata entrambi fortificati e raggiunti da una bella grandinata. Più che metà luglio pareva settembre avanzato, ma quelli di qualche anno fa, quando l’estate era gradevole e non eccessiva grazie all’Anticiclone delle Azzorre e forti temporali abbassavano ulteriormente le temperature, facendoci scivolare verso ottobre ed il pieno autunno. Le anomalie meteorologiche sempre più frequenti e invasive sono state succedute dalla tristezza per la perdita del mio Biancolillo e dal come la sta prendendo il fratellino rimasto. Erano in tre, ad aprile abbiamo perso Selvy, così chiamato perché era un po’ selvaggio, e Grigio, che avrei chiamato Papillon per via della macchietta bianca sotto il collo, non è più il solito micio. I quattro stavano sempre insieme ed avevano un bel legame. Grigio viveva per mangiare, dormire, gironzolare, soprattutto le prime due. Quando ho trovato il corpicino privo di vita di Biancolillo, Grigio era lì con lui e vicini mi hanno poi riferito che lo vegliava da un bel po’. Da domenica, Grigio non mangia, dorme poco restando spesso con occhi sbarrati a fissare il vuoto, ha il musetto più mogio del solito e a volte piagnucola. Non posso entrare nella sua testolina per capire cosa gli sta succedendo, non so come poterlo aiutare. Cerco di fargli sentire la mia presenza senza tuttavia stressarlo troppo, impegnandomi a creare armonia tra i due rimasti e il Bimbone di casa che tra squilibri suoi e un po’ di gelosia non è mai stato proprio contento di ritrovarsi tra i piedi i quattro. L’unica loro convivenza fino ad ora era limitata alla bella stagione ed alla terrazza in condivisione, ma ora i due rimasti hanno chiaramente espresso interesse ad entrare in casa. Non vogliono evidentemente restare soli, hanno già perso due pezzi della famiglia. E noi due piccoli pelosi membri della nostra.

Mami – Grigio

Avrei voluto…

Avrei voluto terminare il pezzetto che stavo scrivendo su Berrettini e Wimbledon, primo italiano ad arrivare nella finale del più famoso torneo tennistico sull’erba, ma la voglia è passata. Cancellata dalla tristezza e dal vuoto dell’ennesima perdita. Tre mesi fa ho detto addio al fratellino, il mio pazzerello, ora a lui, che io chiamavo Biancolillo poiché era figlio dei fiori. Amava cacciare, inseguire le foglie, dormire sotto gli alberi, salutare tutti quelli che conosceva… quando arrivava, prima di mangiare o bere o rannicchiarsi per il meritato pisolino, veniva a salutare. Codina dritta, la cui punta vibrava di gioia e gratitudine, mi guardava facendomi l’occhiolino e accettando volentieri qualche carezza. Aveva le zampette anteriori leggermente arcuate, questo lo faceva procedere come un ballerino di danza classica. Snello, leggiadro, curioso, volteggiava tra alberi e tetti sempre a caccia di qualcosa. Mi ha portato topini, lucertole, uccellini… era il nemico giurato di tutte le nidiate del circondario, non gli sfuggiva nulla. Ed aveva una macchietta a lato del naso, che io paragonavo ad un piccolo cuore perché apparteneva ad un micio dolcissimo e buono. Addio mio piccolo amico, il mio mondo sarà più triste senza di te.

2019 – 2021